Gli Esordienti sono una categoria piuttosto delicata, che quasi si può definire di passaggio.
L’età è particolare (dai 10 ai 12 anni) e si è a metà tra un calcio di puro divertimento (Pulcini) e un calcio un po’ più agonistico (Giovanissimi).
Per questo mister Roberto Bianco (Esordienti 2007) e mister Giacomo Marte (Esordienti Misti, 2008 e 2009) hanno parecchio lavoro da fare.
Ma non sono mancate le soddisfazioni, ed entrambi i tecnici raccontano orgogliosi dei miglioramenti dei loro ragazzi.
Mister Roberto Bianco (Esordienti 2007)
Qual è il tuo bilancio a metà stagione?
Ho preso in mano una squadra nuova con ragazzi non proprio tutti allo stesso livello. Comunque, visti i risultati raggiunti direi bene.
Sono molto contento ma bisogna sempre migliorare, non abbassando mai la guardia.
Che difficoltà hai riscontrato?
Le difficoltà sono diverse. Molte volte incastrare i giocatori nelle posizioni più giuste al ruolo non è stato facile. Inoltre far giocare tutti e nello stesso tempo non inficiare nel gioco è stato un altro ostacolo da affrontare.
Cosa ci aspetta in primavera?
Sono già contento del risultato e della squadra. Ragazzi fantastici insieme a tutto lo staff e ottimo risultato raggiunto, dato che probabilmente disputeremo il campionato Esordienti in prima fascia.
Mi aspetto di riuscire a far capire ai ragazzi che gli obbiettivi si raggiungono lavorando sodo e migliorando sempre.
Mister Giacomo Marte (Esordienti Misti 2008 e 2009)
Soddisfatto al giro di boa?
Della prima parte di stagione posso ritenermi molto soddisfatto perché con i ragazzi settimana dopo settimana si vedevano grandi miglioramenti.
Ho riscontrato un atteggiamento di rispetto reciproco e i ragazzi hanno dimostrato di essere un bellissimo gruppo. È doveroso ringraziare i dirigenti che mi accompagnano, sono un ottima spalla su cui posso contare!
Quali ostacoli hai trovato?
Le difficoltà più grande è quella fisica. Essendo Esordienti misti ci capita di scontrare squadre con giocatori più grandi di due anni e il divario fisico a questa età è enorme.
Cosa ci dobbiamo attendere nei prossimi mesi?
Nei prossimi mesi mi aspetto di continuare per questa direzione nel lavorare con i ragazzi. Mi auguro che riescano a superare il divario fisico puntando su altre potenzialità che hanno.