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Abbiamo incontrato Diego Menon, talentuoso centrocampista del G.S. San Pietro negli anni ’90 per fare insieme una riflessione su come è cambiato il ruolo da lui rivestito per molto tempo con molti successi.

Ecco di seguito cosa ne è uscito:

Diego: ” Facendo una riflessione sul ruolo del centrocampista di qualche anno fa e quello di oggi trovo parecchie differenze. In generale, diciamo che sono cambiate le caratteristiche di tutti i calciatori in generale.

Ora è aumentata enormemente l’esigenza di avere velocità di esecuzione anche a scapito della tecnica individuale. Ai miei tempi,  il gioco era sicuramente più lento, ma i giocatori potevano vantare una padronanza tecnica imparagonabile rispetto ai protagonisti attuali. Allora almeno 7-8 giocatori in una squadra erano dotati di una buona tecnica in campo,  oggi solo 2-3 giocatori possono vantare un ottima tecnica.

Ora per giocare, in mezzo al campo in particolare, è necessario avere una fisicità importante e una preparazione atletica impeccabile. E per preparare queste capacità è inevitabile sacrificare gli allenamenti più rivolti alla tecnica individuale.

A tal proposito, possiamo dire che questo aspetto è figlio dei tempi che cambiano. Un giocatore si approccia al calcio solo durante gli allenamenti, quindi non più di 4-5 ore a settimana; ai miei tempi si dedicavano interi pomeriggi al pallone, si giocava su ogni tipo di terreno e con ogni tipo di condizione. E ciò migliorava notevolmente la tecnica individuale di ognuno.

Personalmente preferisco il calcio di qualche anno fa, adesso la predominanza dell’aspetto atletico ha smarrito un po’ l’essenza del gioco.”