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Pietro Gentile da quasi 10 anni fa parte della famiglia NEROVERDE. Il suo inserimento nello staff è avvenuto come supporto dei ragazzini del 2007, dove giocava il figlio Ivan.
Da sempre molto attivo nella società e in prima linea nell’organizzare tornei e centri estivi, nel tempo, si è fatto carico di ruoli sempre più importanti fino a quando, affiancato dalla grandissima esperienza di Claudio Urbani, ha sostituito quest’ultimo, all’inizio di questo campionato, diventando responsabile del settore giovanile del GS S.Pietro.

Pietro, come è stata questa prima parte di stagione?
“Sono stati mesi duri perché, anche se ho potuto avvalermi dell’esperienza di diversi allenatori, le questioni da affrontare sono state veramente tante.
La collaborazione di tutti mi ha aiutato molto e per questo li ringrazio tanto. Anche da questo si vede quanto è grande la realtà sportiva del GS e quanto siamo un gruppo affiatato e coeso. In particolare devo ringraziare Claudio Urbani. Da lui ho imparato a gestire dinamiche e situazioni complesse. Poi, un ringraziamento grande al presidente: Roberto Faccin, per la fiducia che mi ha riconosciuto e al DS, Andrea Zampieri, per la costante disponibilità, oltre che a tutti gli altri dirigenti e allenatori per la collaborazione costante e sincera.

Come sono andate le nostre squadre delle giovanili nel girone d’andata?
“Innanzitutto direi bene, perchè tutte le nostre squadre sono riuscite a portare a termine il girone di andata. Visto il momento storico, pieno di incertezze, in cui si naviga a vista, non era per nulla scontato. Poi, se vogliamo parlare di risultati, quelli sono sotto gli occhi di tutti. I nostri ragazzi ci stanno dando parecchie soddisfazioni!”

Che valore ha il settore giovanile per il GS S.Pietro?
“Il settore giovanile è il serbatoio della prima squadra. Sembra una frase fatta, ma non lo è. Una realtà come la nostra, determinata a crescere, deve saper gestire bene tutto il settore giovanile e coltivare i suoi atleti, a tutte le età. Deve credere in loro e fare di tutto perchè i ragazzi crescano continuamente a tutti i livelli, diventando portavoce dei nostri colori. Noi dirigenti abbiamo un grande ruolo e un’immensa responsabilità verso i nostri ragazzi. Loro ci guardano, ci osservano e respirano le nostre idee e le nostre emozioni, dobbiamo non lasciarli mai soli. Non dimentichiamoci mai: sono le frecce dei nostri archi.

Concludo, augurando un buon 2022 a tutti coloro che si riconoscono nei colori neroverdi!”