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Il calcio a volte ha un sapore agrodolce. Regala amarezza per una sconfitta e grande gioia per una vittoria.
È quello che in qualche modo hanno vissuto gli Allievi nel 2015/2016.
La sconfitta dopo una finale combattuta contrasta con l’intensa emozione di un campionato vinto.
Ne parla Marco Scanu, ora allenatore dei Juniores e allora vice allenatore degli Allievi con Mattia De Antoni.

Marco, diversi di quei giocatori degli Allievi 2015/2016 stanno avendo esperienze calcistiche importanti, giusto?
Esatto. Molti ragazzi del 1999 e del 2000, allora Allievi, oggi fanno parte della prima squadra del San Pietro.

Quel campionato è stato molto combattuto, vero?
In quella stagione io ero il vice di mister Antonio Bovolenta. Ricordo che quel campionato è stato un testa a testa tra noi ed il Sovizzo.
Se non ricordo male avevamo avuto sempre un paio di punti di distacco a loro favore.

Il momento decisivo?
Sicuramente la vittoria e quindi il sorpasso in classifica in casa del Sovizzo. Ancora più bella perché è arrivata con un rigore a partita quasi finita trasformato da Matteo Faccin.

In quel frangente avete capito che si poteva arrivare in fondo…
Già. Dopo quella partita ci siamo resi conto che si poteva fare qualcosa di importante. Infatti è arrivata la vittoria del campionato.

Ti aspettavi di arrivare primo?
C’è da dire quell’anno avevamo un gruppo veramente forte e uno spogliatoio molto unito.
Anche se il San Pietro ha sempre avuto un settore giovanile forte, merito anche di tutti coloro che ci dedicano del tempo.

Come sono andate le fasi finali?
Galvanizzati dalla vittoria del campionato, abbiamo superato la fase eliminatoria senza troppa fatica.
La finale contro il Rivereel l’abbiamo persa, secondo me senza doverci recriminare nulla, abbiamo fatto un’ottima partita sotto ogni aspetto. Poi si sa, a volte gli episodi fanno la differenza a favore o a sfavore.

Il segreto di quel gruppo?
Qualcuno si domanda se esistono “ricette” o segreti per fare delle annate così.
Non ci sono segreti, si lavora partita dopo partita restando sempre umili ma ben concentrati sull’obbiettivo finale.

A cura di:
Mattia De Antoni
GS. Montecchio S.Pietro