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Arrivato nel mercato di riparazione di Gennaio, Marco Peruzzi, classe 2001 terzino destro, si è inserito subito perfettamente negli schemi di Mister Monfardini, che ha trovato in lui un ottimo incursore della fascia. Seppur molto giovane Marco ha giù avuto diverse esperienze importanti, prima nelle giovanili del Montecchio per poi passare all’Arzignano giocando prima negli Allievi e poi negli Juniores Nazionali vantando anche qualche presenza in Prima Squadra in serie D. Gli abbiamo quindi chiesto cosa ne pensa della sua esperienza di questi ultimi mesi da neroverde.

Benvenuto Marco, come ti sei trovato in questi primi mesi da neroverde?
Devo dire che mi sono trovato davvero bene. Gruppo e staff davvero eccezionali, c’è un ambiente meraviglioso, i ragazzi sono incredibili, devo proprio esserne grato perché mi hanno accolto a braccia aperte.

Come ti senti personalmente riguardo alla tua prestazione in campo?
Il mister mi sta dando fiducia chiamandomi come titolare tutte le domeniche, credo quindi di stare facendo abbastanza bene. Sto dando tutto quello che posso in questo momento difficile per tutti.

Hai toccato il tasto dolente, quale pensi sia il principale motivo per cui non state ottenendo i risultati sperati?
A mio parere siamo una squadra che durante la settimana dà il 110%, ma la domenica molto spesso si limita nella prestazione. Mi viene da pensare che non sia un problema di tattica, di avversario o di campo, ma che sia proprio una limitazione di testa. La mentalità e l’attenzione in questa categoria fanno gran parte del risultato e molte volte queste due caratteristiche non le abbiamo avute.

Quali sono gli aspetti del gioco su cui dovreste concentrarvi di più per migliorare?
A livello di gioco ci siamo e ci siamo sempre stati. Le occasioni le creiamo, e tane anche, ma il problema è che non siamo cinici e questo è un grosso problema.

Qual è il morale della squadra in questo momento e come pensi si possa migliorare?
Il morale della squadra non è al massimo, mancano poche partite e la situazione si fa sempre più critica, sappiamo che non possiamo più sbagliare. Ora dobbiamo pensare solo ai 90 minuti di domenica, settimana per settimana, un passo alla volta.

Secondo te cosa ci vorrebbe per invertire la rotta e tornare a vincere?
L’unione di intenti ora è fondamentale, tutti insieme con un obiettivo unico. Domenica ci aspetta la prima della classe, ma sarà in casa nostra. La aspettiamo, siamo pronti alla guerra.