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QUESTO SONO IO: ALESSANDRO ZAMPIERI

 

Quali sono i tuoi primi ricordi legati al calcio?
I miei primi ricordi sono fin da quando ero piccolo le domeniche con mio papà e mio nonno che si riunivano per vedere le partite dell’Inter, al tempo ci capivo poco di calcio, ma sono i miei primi ricordi.

 

Ti è sempre piaciuto il calcio?
In realtà no, ha cominciato a piacermi quando ho iniziato a scoprire il mio ruolo. Da piccoli si giocava un po’ dove ci metteva l’allenatore e a me certi ruoli non piacevano.

 

Ci sono stati momenti in cui hai pensato di mollare di giocare a calcio?
Sinceramente no, spero di pensarci il più avanti possibile.

 

Perché hai scelto di fare il portiere?
Diciamo che i miei compagni mi apprezzavano molto più in porta che fuori. Col tempo ho imparato a fare mio il ruolo (spero) e a piacermi sempre più.

 

A quale giocatore famoso ti ispiri?
A Lev Yashin. Vedendo alcuni filmati mi è sempre piaciuta la sua spregiudicatezza tra i pali, uno dei portieri più forti di sempre.

 

Perché il GS S.Pietro?
Perché subito da piccolo mio papà mi catapultò nel mondo del calcio, in particolare a San Pietro, squadra in cui ha sempre giocato. A San Pietro al tempo c’erano tutti i ragazzi che conoscevo, con cui andavo a scuola e giocavo. La forza del gruppo è stato sempre il punto forte della società.

 

Quali sono i momenti migliori della tua esperienza al GS S.Pietro?
Ci sono stati tanti momenti indimenticabili, in particolare la finale al Romeo Menti della coppa CdV nel 2014 (giovanissimi), la finale provinciale 2016 (allievi), che nonostante le sconfitte sono stati i momenti più adrenalinici e l’esordio l’anno scorso in prima squadra.

 

Hai due aggettivi per descrivere la tua personalità?
Ostinato e costante.

 

Un motto personale che ti accompagna in campo e fuori?
Il mio motto preferito è ‘Un vincitore è un sognatore che non si arrende mai’. Questa frase mi ha sempre aiutato sia fuori che dentro al campo.

 

Che ne pensi del blocco nei mesi scorsi? Come l’hai vissuto?
Il periodo di quarantena è stato doloroso ma giusto, speriamo ora di ritornare alla normalità. Personalmente ho cercato di mantenermi in forma e al contempo procedere con i miei studi ma l’emozione che dà la partita della domenica manca continua a mancare.

Come vedi il San Pietro in Prima categoria?
È una grande sfida per tutti noi dal momento che per molti sarà la prima esperienza in questa categoria perciò servirà ancor più l’apporto dei più esperti per far crescere noi giovani. Il gruppo è coeso e quest’anno è cresciuto molto anche sotto l’aspetto mentale di gestione del risultato. Ci sono tutti i presupposti per fare bene.