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Daniele, partiamo dall’inizio. Quali sono i tuoi primi ricordi legati al calcio?
L’immagine che mi salta subito alla mente è quella del mio primo giorno di scuola calcio… una palestra piena di bambini, due minuti per cambiarsi le scarpe e poi tutti a correre dietro ad un pallone con i primi esercizi su cinesini e conetti che mi accompagnano ancora adesso.

 

Ti è sempre piaciuto il calcio?
Mi è sempre piaciuto “giocare” a calcio. Non sono la persona che non può perdersi la partita alla TV… io le partite voglio giocarle! Ogni occasione era (ed è ancora) buona per tirare calcio ad un pallone.

 

Ci sono stati momenti in cui hai pensato di mollare di giocare a calcio?
Nella mia carriera calcistica no, anche a fronte di infortuni gravi la mia priorità è sempre stata quella di ritornare prima possibile in campo! Ora purtroppo il pensiero comincia ad insidiarsi per ragioni anagrafiche (e purtroppo fisiche), ma non mi son dato scadenze precise…!

 

Perché hai scelto di fare il difensore?
Il difensore non è certamente un ruolo che ho scelto! Son partito come attaccante e crescendo son arretrato sempre di più diciamo che escluso il ruolo di portiere (che non farei mai), ho provato l’ebrezza di tutti i ruoli in campo! Fosse per me farei l’attaccante senza ombra di dubbio, ma tutti gli allenatori che ho avuto ritengono che sia molo più utile in difesa che sotto porta.

 

A quale giocatore famoso ti ispiri?
Non mi sono mai ispirato a nessun giocatore. Ho sempre preferito essere “scarso” a modo mio.

 

Perché il GS S.Pietro?
Il GS è la società che mi ha permesso di giocare con i miei amici e che ancora adesso mi fa conoscere persone straordinarie e giovani (più o meno) promettenti!

 

Quali sono i momenti migliori della tua esperienza al GS S.Pietro?
La prima promozione del GS in Prima Categoria senza dubbio! Un traguardo unico e fino ad allora mai raggiunto da questa società. Sicuramente un ricordo indelebile!

 

Hai due aggettivi per descrivere la tua personalità?
Probabilmente con Polemico e Competitivo nel calcio mi si riconosce.

 

Un motto personale che ti accompagna in campo e fuori?
Non ho motti o frasi particolari a cui faccio riferimento… cerco di portare avanti i valori che mi son stati insegnati, avere rispetto per tutti e, per quanto possibile, trasmettere qualcosa a chi mi sta intorno.