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Il Gs San Pietro ha intervistato il Bomber Nicola Pegoraro.

La stagione di Nicola Pegoraro è stata strepitosa.
L’attaccante classe 88 non porta con sè solo un bottino di 11 gol, ma anche tanto lavoro nella fase offensiva della squadra di Rutzittu.
Uno dei pochi in rosa a non essere cresciuto nel San Pietro, Pegoraro ha comunque sempre dato il massimo per la maglia neroverde.

Nicola, partiamo dall’inizio. Quali sono i tuoi primi ricordi legati al calcio?
Sono davvero numerosi i ricordi che dovrei dire, ma i primissimi sono di quando avevo 7 anni che andavo al parchetto di via granezza, un parchetto vicino a casa mia. Li ci passavo pomeriggi interi a giocare a calcio con ragazzini più grandi di me, vincendo molte partite.

Ti è sempre piaciuto il calcio?
Il calcio è una passione che ho sin da piccolo ma prima di iniziare a calcare il campo di gioco ho provato altri sport, come il basket. Con il passare del tempo ho capito che volevo giocare a calcio e che il pallone era il mio futuro.

Ci sono stati momenti in cui hai pensato di mollare di giocare a calcio?
Diciamo che il pensiero di mollare negli ultimi anni mi ha sfiorato, perché vorrei passare più tempo con la mia famiglia. Però la passione è troppo grande e quindi trovo sempre il modo per non mollare.

Perché hai scelto di fare giocare in attacco?
Ho scelto di giocare in attacco perché segnare o fare degli assist per i miei compagni, mi crea un’emozione ed una gioia unica.

Perché il GS S.Pietro?
Ho scelto il Gs San Pietro perché è come essere in famiglia. Qui ho potuto incontrare persone stupende con le quali ho costruito delle amicizie solide ed importanti.

Quali sono i momenti migliori della tua esperienza al GS S.Pietro?
Quest’anno era partito molto bene e poteva quindi essere uno dei migliori ricordi purtroppo il momento storico mi sta lasciando con l’amaro in bocca… sono sicuro che quando riprenderemo potremmo avere molte soddisfazioni.

Hai due aggettivi per descrivere la tua personalità?
Potrei descrivere la mia personalità utilizzando i due aggettivi ‘positivo e testardo’. Il primo è il più importante perché per una squadra ed un giocatore la positività svolge un ruolo fondamentale, soprattutto durante una partita.

Un moto personale che ti accompagna in campo e fuori?
Il motto che mi accompagna fuori e dentro al campo è: ‘Mai mollare’. Soprattutto ora, che stiamo attraversando un brutto periodo è importante stare uniti e soprattutto, non mollare!

A quale giocatore famoso ti ispiri?
Il giocatore attuale che mi piace è CR7. Mi ispiro a lui perché è un campione sia all’interno che all’esterno del terreno di gioco.

Cosa ne pensi di questo stop?
Questo stop è un duro colpo per il campionato che stavamo facendo, visto anche che ad inizio marzo eravamo primi in classifica. Mi auguro che passi in fretta il tutto e che si possa ricominciare quanto prima.