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Un aspetto cruciale per le fortune di una squadra è sicuramente la condizione atletica.
Questa va curata con attenzione se si vogliono ottenere risultati. Soprattutto in questi giorni di pausa forzata non bisogna trascurare la parte atletica per non farsi trovare impreparati alla ripresa del campionato.
E se il San Pietro sta ottenendo risultati ottimi, buona parte del merito va alla forma fisica.
Davide Filotto, preparatore atletico della prima squadra, ci racconta più dettagliatamente la preparazione atletica e dei risvolti positivi che ha in campo.

Come è impostato il lavoro atletico durante gli allenamenti?
La parte atletica è basata fondamentalmente su minicicli di carico alternati con scarico all’interno di un macrociclo più ampio. In pratica cerchiamo di lavorare più intensamente per circa tre settimane per poi lasciare una settimana di respiro all’interno di un periodo più lungo prestabilito.
Nella parte più pratica cerco di bilanciare il lavoro a secco con degli esercizi con la palla. Perché alla nostra causa servono sia i polmoni, che i piedi, che la prontezza decisionale quando si ha il pallone.

Come risponde la squadra?
I ragazzi si impegnano molto. È bello veder lavorare un gruppo così coeso che risponde in maniera molto positiva agli stimoli e alle nuove sfide.
Si sono anche abituati a fare esercizi che provengono dal mondo del fitness e del training in palestra. Subito erano sorpresi, perché lontani dal mondo del calcio, invece adesso quasi non si lamentano neanche più. (ride)

Com’è la collaborazione con il mister?
Con Gianni (Rutzittu) mi trovo molto bene, ci confrontiamo sempre sul lavoro da fare. Nel limite del possibile cerchiamo di pianificare i carichi di lavoro considerando anche lo stress mentale che deriva dalle varie partite.
Posso dire che abbiamo una collaborazione costruttiva e ne stiamo vedendo i frutti, speriamo anche di poterli cogliere.

Ti inorgoglisce vedere la squadra così messa bene in classifica?
Sono orgogliosissimo del nostro percorso e di ogni singolo giocatore, anche perché sono consapevole di quanto lavoro ci sia alla base.
Ho cominciato questo cammino lo scorso anno è ho visto progressi su di ognuno. Stiamo crescendo a livello individuale ma soprattutto stiamo crescendo come squadra. E questo è fondamentale per provare a togliersi qualche soddisfazione. Ora non resta che giocare tutte le partite che restano da qui alla fine come fossero tutte delle finali.
A questo punto non ci sono più partite più facili di altre, sono tutte estremamente difficili sia da un punto fisico che da quello mentale, sta a noi gestirle al meglio. Sono convinto che questo gruppo ha raggiunto una consapevolezza tale da poterlo fare.

Come si mantiene questo stato di forma?
Lavoro, lavoro, lavoro. Sembrerà una banalità ma è solo con il costante e bilanciato lavoro abbiamo raggiunto un buono stato di forma. L’importante è faticare e sudare assieme per creare un gruppo coeso e consapevole dei propri mezzi. Non serve allenare soltanto il fisico anche la testa e la mentalità devono essere preparate. Puoi prepararti fisicamente quanto vuoi ma se poi la testa non ti supporta non riuscirai mai a vincere la gara.
Ora speriamo che si sblocchi questa situazione d’emergenza per poter finire quello che abbiamo cominciato.
E come si diceva ai miei tempi: Orgoglioso e fiero de sugare a San Piero.

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