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Dopo aver segnato caterve di gol nelle giovanili, il giovane Leonardo Faccin vuole giocarsi le sue chance in prima squadra.
L’attaccante classe 2000 l’anno scorso è stato fermato da un infortunio, vuole adesso dimostrare il suo valore.
Una notevole forza fisica e una grande tempra tra le sue doti più importante. Il tutto condito da un tiro micidiale.

 

Leonardo, partiamo dall’inizio. Quali sono i tuoi primi ricordi legati al calcio?
Quando ero piccolo mia mamma non voleva assolutamente farmi giocare a calcio. Spaccando ripetutamente vetri di casa sono riuscito però a convincerla😂e da lì è iniziata la mia avventura con il San Pietro.

Ti è sempre piaciuto il calcio?
Sì, mi è sempre piaciuto solo e solamente il calcio. A parte essere cresciuto con il pallone tra i piedi molto spesso lo zio mi portava allo stadio(Vicenza) per vedere le partite del Lane e quindi è un amore profondo e solido.

Ci sono stati momenti in cui hai pensato di mollare di giocare a calcio?
Per ora l’idea non mi ha mai sfiorato.

Perché hai scelto di fare l’attaccante?
Quando ero piccolo (cat. Pulcini) ho giocato un po’ con ogni ruolo e soprattutto in porta.  Con gli esordienti ho deciso che quel ruolo non era adatto a me e al mio carattere e quindi ho cominciato a giocare in attacco e non ho più cambiato ruolo.

Perché il GS S.Pietro?
Perché ci sono i miei amici.

Quali sono i momenti migliori della tua esperienza al GS S.Pietro?
Sicuramente la vittoria delle provinciali nel 2015, quando è stato espulso il portiere e ho dovuto infilate i guantoni. Sinceramente non avrei mai pensato che finisse come è finita ossia con una VITTORIA!!! Che momento indimenticabile.

Hai due aggettivi per descrivere la tua personalità?
Silenzioso quando gioco e a volte testardo quando non passo la palla (ride).

Un moto personale che ti accompagna in campo e fuori?
Crederci fino in fondo e mai mollare.

 

A cura di:
Franca Barban
Marketing Manager
Fivesix studio

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