Centrocampista dai piedi educati, Marco Faccin è un altro prodotto del vivaio neroverde che ha trovato spazio in prima squadra. Faccin, nonostante un brutto infortunio che lo ha tenuto ai box nel 2015, con determinazione è tornato in campo. E adesso sta dando il suo prezioso contributo alle fortune del San Pietro.
Marco, partiamo dall’inizio. Quali sono i tuoi primi ricordi legati al calcio?
I primi ricordi sono legati ai disastrosi mondiali del 2002. Avevo 9 anni e quando l’Italia è uscita agli ottavi, mi sono chiuso in camera e non ho voluto parlare con nessuno per un paio di giorni.
Ti è sempre piaciuto il calcio?
Seguo e amo il calcio da quando ho iniziato a camminare praticamente. Fin da piccolo ci ho sempre tenuto molto a questo sport e per un periodo andavo letteralmente a letto con il pallone.
Ci sono stati momenti in cui hai pensato di mollare di giocare a calcio?
L’idea di mollare mi ha sfiorato solo un paio di volte negli ultimi anni, soprattutto quando, per un breve periodo, non riuscivo a trovare una continuità a livello sia di forma fisica che sia di concentrazione. Ma alla fine è passato e mi chiedo spesso: che farei senza calcio?!
Perché hai scelto di giocare in centrocampo?
Ho sempre avuto 3 idoli a livello calcistico: Ronaldinho, Pirlo e Del Piero. Proprio per questo mi è sempre piaciuto giocare in centro/trequarti campo, anche se i risultati non sono esattamente quelli sperati. 🙌😂
Perché il GS S.Pietro?
Il GS S.Pietro mi ha accolto quando avevo 7 anni e mi ha fatto crescere fino ad oggi. Se mi guardo indietro, dico che è stata la migliore scelta che potessi fare. Soprattutto per quanto riguarda gli ultimi anni, durante i quali, con i compagni di squadra, si è formato un gruppo fenomenale di atleti e soprattutto di amici.
Quali sono i momenti migliori della tua esperienza al GS S.Pietro?
Il momento migliore forse è stata la vittoria del campionato con la Juniores (nel 2012 credo). Che esperienza, che ricordi!!!
Hai due aggettivi per descrivere la tua personalità?
Estroverso e molto simpatico. Penso di essere bravo a fare gruppo e non sono male come comico da spogliatoio!!
Un motto personale che ti accompagna in campo e fuori?
Uno dei miei idoli, Andrea Pirlo, ha detto: “Per vincere serve grande personalità, altrimenti gli avversari ti mangiano”. Credo sia vero sia a livello personale che di squadra.
A cura di:
Franca Barban
Marketing Manager
Fivesix studio